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Cittàmetropolitana di Torino

Istruzione inclusiva

A Ivrea il progetto COeSI

La Città metropolitana di Torino è impegnata in un progetto di istruzione inclusiva e rispettosa nell'ambito del progetto COeSI-Coprogettazione e Sinergia, promosso in collaborazione con la Fondazione per la Scuola di Compagnia di San Paolo per favorire una maggiore inclusione dei ragazzi e delle ragazze con disabilità o portatori dei BES, i bisogni educativi speciali, e per creare e rafforzare le dinamiche relazionali interne alle classi.

Nell'anno scolastico in corso, il progetto COeSI si svolge in diverse realtà territoriali, tra cui l'istituto d'istruzione superiore "Giovanni Cena" di Ivrea, che è ormai al suo secondo anno di partecipazione al progetto.

A differenza dell'anno scolastico precedente, gli educatori e insegnanti del "Cena" hanno deciso di condurre un'osservazione diretta con i ragazzi, dividendo gli studenti in piccoli gruppi e dialogando in maniera informale con loro per conoscere le loro esigenze e criticità. Questo approccio ha permesso ai collaboratori scolastici di avvicinarsi maggiormente agli studenti e di rafforzare il rapporto di fiducia già instaurato nell'anno precedente.

Inoltre, per rendere il progetto più aderente alle esigenze di ragazzi e insegnanti, si è pensato di adeguare l'UDA (unità didattica di apprendimento) al tema stesso del progetto COeSI, destinato a durare l'intero anno scolastico attraverso un programma che coinvolge una vasta gamma di discipline, tra cui italiano, diritto, inglese, linguaggi fotografici e dell'audiovisivo (LFA), tecniche e tecnologie della comunicazione visiva (TCVIS), scienze integrate, laboratori tecnologici ed esercitazioni tematiche, mostrando un impegno trasversale per l'inclusione in tutti gli ambiti dell'apprendimento.

Il tema scelto è il corpo, la fiducia e il rispetto nei confronti del prossimo. In questo modo, ogni docente ha avuto la possibilità di ideare, mediante un confronto diretto con insegnanti di sostegno ed educatori, un'attività riguardante la tematica scelta e perfettamente adattabile al programma della materia. Il metodo di lavoro adottato si basa su metodologie cooperative e di costruzione dell'apprendimento, che offrono un terreno fertile per la crescita e lo sviluppo degli studenti, come il modello pedagogico del progetto interistituzionale "Provaci ancora, Sam!", sviluppato con successo nelle scuole torinesi del primo ciclo di istruzione. Attraverso il cooperative learning, il lavoro a coppie e in piccoli gruppi (peer tutoring, pairwork, peer to peer), i focus group e il circle time, gli studenti non solo acquisiscono conoscenze, ma anche competenze sociali fondamentali.

Nella classe 2°R dell'istituto Cena di Ivrea, la docente di Linguaggi fotografici e dell'audiovisivo Anna Catella ha abbracciato il progetto integrando un laboratorio di fotografia nel programma della materia. La docente ha spiegato che il progetto COeSI "riesce effettivamente a dare uno sbocco concreto e pratico alle attività di inclusione, che molto spesso magari riusciamo a fare in modo trasversale, ma che poi, focalizzate e incentrate in un'unità di apprendimento come quella che abbiamo fatto all'istituto Cena, ci danno dei prodotti reali e concreti: in questo caso avremo degli scatti fotografici". Questo tipo di attività permette agli alunni e alle alunne di esplorare emozioni e concetti legati al corpo attraverso la fotografia, evidenziando l'uso responsabile del corpo e l'importanza del consenso nelle espressioni fisiche. "Volendo trattare il tema del corpo mi sono chiesta come affrontarlo, e la cosa migliore che secondo me poteva aiutare i ragazzi era quella di associare lo studio delle grandezze scalari dal punto di vista del linguaggio cinematografico e la composizione fotografica" ha concluso la docente Catella.

Attraverso questa esperienza, i docenti hanno sperimentato nuove tecniche di insegnamento e un nuovo approccio verso gli studenti, mentre gli studenti stessi hanno avuto la possibilità di mettersi in gioco, portare contributi personali nei loro lavori e apprendere in una modalità nuova e dinamica. Il progetto COeSI ha contribuito a portare maggiormente in luce il ruolo dell'educatore, che spesso fa da tramite tra gli alunni e gli insegnanti stessi, e per sottolineare quanto la figura dell'educatore sia importante all'interno della classe e far si che sia considerata come risorsa di classe e non solo in relazione all'alunno con disabilità, creando così un ambiente educativo più inclusivo e stimolante.

L'educatrice Carolina Celi, ha spiegato "La novità di quest'anno è che si sono attivati direttamente gli insegnanti proponendo attività per il progetto COeSI e collaborando proprio con la figura educativa", continua, "gli insegnanti hanno potuto toccare con mano come usare attività diverse, più interessanti e vicine ai ragazzi e talvolta più pratiche proprio per inserirle nel loro programma scolastico"

Grazie a queste iniziative, il progetto COeSI non solo promuove l'inclusione e il rispetto reciproco, ma anche un approccio all'apprendimento che mette gli studenti al centro del processo educativo, incoraggiandoli a diventare protagonisti attivi del loro percorso formativo.


(02 maggio 2024)