A Settimo Torinese sta sorgendo una delle opere pubbliche più importanti degli ultimi decenni, perché contribuirà a rigenerare un’intera zona, il Borgo Nuovo: si tratta del polo didattico Martiri della Libertà , la cui prima pietra è stata posata lunedì 8 aprile alla presenza della sindaca di Settimo Elena Piastra e della consigliera delegata della Città metropolitana Caterina Greco, ma soprattutto con una folta rappresentanza di bambini e bambine che a fine 2025 entreranno nella loro nuova scuola.
L'edificio che ospiterà la primaria sarà costruito infatti grazie a un finanziamento Pnrr, nella fattispecie un Piano urbano integrato dedicato ad "Abitare al territorio" che la Città metropolitana di Torino ha individuato con un intenso processo di concertazione e di cui svolge il ruolo di coordinatore.
Quasi 9 i milioni assegnati dal Pnrr per un progetto che ne impiegherà circa 11: non una semplice "nuova" scuola elementare in sostituzione di quella vecchia, ma per l’appunto un Civic Center, ovvero uno spazio utilizzabile da tutti cittadini e realizzato con un processo partecipativo che ha coinvolto anche gli insegnanti del plesso scolastico e attraverso di loro gli allievi.
"Nella nuova scuola, che è stata progettata anche sulla base del contributo di insegnanti e genitori dell'Istituto Comprensivo Settimo III, i nostri bambini saranno immersi in un ambiente innovativo che abbraccia le nuove tecnologie e i metodi didattici più avanzati" ha spiegato la prima cittadina di Settimo Elena Piastra "Un luogo dove la curiosità sarà la bussola che guida l’esplorazione e la scoperta, e dove le discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) saranno protagoniste".
La scuola è progettata per essere un polo culturale e aggregativo del Borgo Nuovo, con locali polivalenti capaci di ospitare eventi e laboratori, una palestra-auditorium da 300 posti, aule con pareti mobili che potranno ampliarsi sulla base delle esigenze. "La nuova Martiri non sarà solo la casa di bambini e insegnanti – ha proseguito la Sindaca - Sarà uno spazio aperto al territorio che darà una nuova centralità al Borgo Nuovo, in continuità con le azioni che abbiamo intrapreso in questo mandato amministrativo".
I lavori sono stati affidati alla ditta Mattioda mentre la progettazione esecutiva è in capo alla società ATI Project. I progetti definitivi, invece, sono stati firmati dalla società del Comune di Settimo SAT, con la collaborazione gli studio AF517 di Alfonso Femia e BV36 di Daniele Durante.
Il cantiere dovrebbe concludersi nella seconda metà del 2025, con l'obiettivo di iniziare a utilizzare i nuovi spazi fra fine 2025 e inizio 2026.
"Il PNRR è grande occasione di rilancio dei territori" ha aggiunto la consigliera metropolitana Caterina Greco "Tramite la Città metropolitana, quei fondi possono arrivare ai Comuni e, come in questo caso, essere utili a realizzare scuole che siano anche centri civici. Sono ambienti educativi accoglienti e all'avanguardia e sono aperti, oltre naturalmente a studenti e studentesse che li frequentano, anche alla cittadinanza e ai bambini di altre scuole. Quindi è un intervento di grande valore che trasforma i territori in senso allargato e coinvolge tutta la comunità".
Dopo la realizzazione del nuovo edificio, la vecchia scuola Martiri della Libertà verrà abbattuta per fare spazio a un'area verde, con la possibilità di ricavare anche un'area parcheggio a servizio dell'area. In un successivo progetto è prevista anche l'ampliamento del plesso scolastico a cui si aggiungerà la scuola dell'infanzia Pezzani, che a sua volta diventerà un polo dedicato alla cura di persone con demenza senile e dell'Alzheimer.
Il PUI "Torino Metropoli Aumentata" di cui fa parte il Civic Center di Settimo torinese, inserendosi in modo organico all’interno del Piano strategico metropolitano 2021-2023, interviene sull’infrastruttura sociale di diversi nodi urbani, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze di opportunità che coinvolgono diversi target sociali, in particolare gli anziani, i disabili, i giovani, le famiglie e, in generale, le persone in difficoltà economica, attraverso due linee di intervento, distinte ma complementari: abitare il territorio attraverso il rafforzamento delle politiche sociali e la costruzione o ricostruzione di spazi di aggregazione e inclusione, luoghi condivisi per la Comunità e spazi culturali e teatrali, attorno a cui ricostruire l’incontro intergenerazionale e interculturale, che includano anche sedi di servizi o attività sociali.
Il secondo Piano, PIÙ Piano Integrato Urbano della Città di Torino, intende affrontare il tema della rigenerazione urbana a partire dal sistema bibliotecario cittadino come elemento dell’infrastruttura sociale urbana.
In tutto si tratta di 83 interventi che coinvolgono 48 Comuni per un investimento complessivo di quasi 234 milioni.
(09 aprile 2024)