La Città delle Scienze e dell'Ambiente di Grugliasco passo dopo passo procede.
Nei giorni scorsi si sono ritrovati i rappresentanti di Regione Piemonte, Università di Torino, Città Metropolitana di Torino, Città di Grugliasco, EDISU Piemonte, ASLTO3, Camera di Commercio di Torino e Patto Territoriale Zona Ovest per fornire un quadro dell'avanzamento e degli sviluppi del progetto. Edisu Piemonte ha presentato il progetto di recupero di parte del patrimonio immobiliare ex Op di proprietà dell'AslTO3 per riqualificare 10 mila metri quadri di superficie coperta e 60 mila mq di verde di un patrimonio pubblico dal grande valore storico e architettonico per rispondere con 250 nuovi posti letto alle esigenze residenziali della "Città delle Scienze e dell'Ambiente" e agli sviluppi legati al rapporto con il mondo produttivo e della ricerca.
Buone notizie anche dall'Ecosistema Butterfly, greenfield edificabile di 50.000 mq pensati per imprese ed enti di ricerca, con una roadmap già avviata di fundraising pubblico e privato e una call che ha visto aderire più di 280 aziende.
L'Università di Torino ha illustrato le progettualità e gli interventi di riqualificazione di parte degli edifici che ospitano i Dipartimenti Universitari già presenti sul territorio, candidati ai fondi ministeriali PNRR grazie alla collaborazione e agli accordi con Città Metropolitana di Torino. L'incontro sarà infine occasione per rinnovare l'impegno ad aggiornare il Protocollo di Intesa firmato a gennaio 2021 e condividere una strategia comune di raccordo con il Ministero dell'Università e della Ricerca sul piano della vision, degli atti amministrativi e dei possibili finanziamenti, al fine di sviluppare appieno le potenzialità della Città delle Scienze e dell'Ambiente.
È stato anche avviato dalla Città di Torino che con l'accordo di Università di Torino, Regione Piemonte, Città Metropolitana e Città di Grugliasco, mira a completare la progettazione e il finanziamento del prolungamento della Linea 15 del tram sino al campus: azioni che fanno parte di una strategia complessiva di sviluppo territoriale svolto dagli 11 comuni della Zona Ovest di Torino, confluito nel documento "Ovest plan".
La scadenza resta il 15 ottobre, la call è rivolta alle imprese per le manifestazioni di interesse, ma hanno già risposto in 167, organizzazioni e start-up, in particolare grandi imprese (23,6%), piccole e medie imprese (67,1%) e start up (9,3%).
Sono i primi numeri resi noti della Butterfly Area,l'hub scientifico e tecnologico dedicato ad aziende ed enti di ricerca di oltre 50.000 metri quadri che sta per essere realizzato all'interno della nuova Città delle Scienze e dell'Ambiente di Grugliasco.
Sono stati il Rettore dell'Università di Torino Stefano Gauna e la vice Rettrice per la Ricerca delle Scienze Naturali Cristina Prandi a fare il punto sul progetto l'8 ottobre durante una conferenza stampa.
Il progetto è frutto del protocollo di intesa siglato nel febbraio di quest'anno tra Università degli studi di Torino, Regione Piemonte, Città metropolitana, Camera di commercio, Politecnico di Torino e Comune di Grugliasco ed è finalizzato alla realizzazione di spazi per la didattica, per la ricerca, incubatori di imprese e spazi fruibili anche al pubblico.
LaButterfly Area nasce per specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con le aziende, portando in dote la presenza della filiera di formazione e l'eccellenza nella ricerca sui temi legati alla sostenibilità e si rivolge al settore privato in un intento di co-creazione di conoscenza e rilancio territoriale. Un vero e proprio Ecosistema che ospiterà appunto imprese, enti di ricerca e istituzioni per lavorare fianco a fianco con ricercatori e studenti, dare vita a laboratori congiunti, usare impianti pilota, accedere alle strumentazioni di ricerca universitarie e servizi all'innovazione. Le attività previste all'interno del nuovo hub avranno un impatto su tutti i livelli trasversali alla transizione verde e digitale con azioni verticali sui settori chiave dell'economia: Energy and Clean Technologies, Green Chemistry and Advanced Materials, ICT, Smart Products and Manufacturing, Agrifood.
In particolare, la Butterfly Area offrirà alle imprese un accesso privilegiato e personalizzato alle strumentazioni di ricerca di Unito per test e sperimentazioni, la possibilità di valorizzazione del capitale umano dell'Università di Torino (studenti, giovani ricercatori, apprendisti in Alta Formazione e dottorandi) in percorsi di formazione specifici, servizi di accompagnamento su innovazione per imprese, attività di formazione per dipendenti, insediamenti di show room tecnologiche di imprese aperte anche agli studenti, insediamenti di centri di ricerca e sviluppo di enti o imprese, coerenti con le ricerche svolte all'interno della Città delle Scienze e dell'Ambiente e impianti di sperimentazione pilota di nuove tecnologie.
La partecipazione delle aziende all'Ecosistema della Butterfly Area avverrà in due fasi caratterizzate da esperienze specifiche: nel primo anno le imprese prenderanno contatto con i ricercatori di Città delle Scienze e dell'Ambiente e con le altre aziende e istituzioni, parteciperanno alla progettazione della Butterfly Area avanzando proposte e avvieranno le prime concrete collaborazioni di ricerca con UniTo.
A partire dal secondo anno le imprese potranno avviare le prime interlocuzioni negoziali per l'insediamento nell'Ecosistema Butterfly.
(08 ottobre 2021)
C'è tempo fino al 15 ottobre 2021 per aderire alla call rivolta a imprese, start up, istituzioni per entrare a far parte della Butterfly Area, all'interno del nuovo campus "Città delle scienze e dell'ambiente" dell'Università di Torino in via di realizzazione a Grugliasco per il quale lo scorso 8 luglio si è tenuta la cerimonia di posa della prima pietra.
Il progetto, frutto del protocollo di intesa tra Università degli studi di Torino, Regione Piemonte, Città metropolitana, Camera di commercio, Politecnico di Torino e Comune di Grugliasco è finalizzato alla realizzazione di spazi per la didattica, per la ricerca, incubatori di imprese e spazi fruibili anche al pubblico: il nuovo hub scientifico e tecnologico di 50.000 mq ospiterà imprese, enti di ricerca e istituzioni per fare ricerca, insieme ai ricercatori e agli studenti, con laboratori congiunti, impianti pilota, accesso alle strumentazioni di ricerca universitarie, servizi all'innovazione, formazione.
Costituirà un ampliamento significativo della sede universitaria di Grugliasco, dove già sono attive Scienze agrarie, forestali, alimentari e Scienze veterinarie: saranno infatti trasferite le attività didattiche e di ricerca dei Dipartimenti di Chimica, Scienze della vita e Biologia dei sistemi. Il nuovo complesso edilizio coprirà un'area di circa 90.000 mq, e permetterà di sviluppare maggiore interazione tra i ricercatori in settori fortemente interdisciplinari, come l'agrifood, la chimica verde, le energie rinnovabili, i materiali avanzati, la bioeconomia, la sostenibilità ambientale,lazootecnica elafarmaceutica.
In questa visione complessa si inserisce l'area contigua all'area al Campus, su cui si svilupperà l'area tecnologica e di ricerca, la Butterfly Area, per specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con le aziende, che trae vantaggio dalla presenza della filiera di formazione e dall'eccellenza nella ricerca sui temi legati alla sostenibilità e si rivolge al settore privato in un intento di co-creazione di conoscenza e rilancio territoriale.
L'idea è quella di dare vita a una progettazione congiunta, che non ha vincoli o costi di adesione e che si svilupperà su due annualità: il primo anno entrando in contatto coni ricercatori di Città delle scienze e dell'ambiente e le altre imprese e istituzioni; partecipando attivamente alla progettazione della Butterfly Area e avviando le prime concrete collaborazioni con Unito.
Nel secondo anno prenderanno il via le prime interlocuzioni negoziali conl'università per l'insediamento nella Butterfly Area.
Per saperne di più e aderire alla call dell'Università di Torino
(08 ottobre 2021)
Martedì 2 febbraio 2021, con una diretta streaming, il rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la sindaca della Città metropolitana Chiara Appendino, il sindaco del Comune di Grugliasco, Roberto Montà, il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco e il presidente della Camera di commercio di Torino, Dario Gallina hanno siglato il protocollo di intesa per la valorizzazione dell'insediamento del Polo Scientifico di Grugliasco.
In apertura della presentazione, Cristina Prandi, vicerettrice per la ricerca dell'Università di Torino e Sandro Petruzzi, direttore della direzione edilizia e sostenibilità dell'Università di Torino hanno illustrato il progetto del polo. Il nuovo insediamento ospiterà i Dipartimenti dell'Università degli Studi di Torino di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, che, insieme all'adiacente complesso edilizio dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Scienze Veterinarie, concorreranno ad articolare un nuovo modello di Campus universitario metropolitano.
Teresio Testa, direttore regionale Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria Intesa Sanpaolo ha concluso la presentazione confermando l'impegno di Intesa Sanpaolo quale soggetto aggiudicatario dell'appalto insieme a Itinera S.p.A (Capogruppo), Costruzioni Generali Gilardi S.p.A. di Torino, Euroimpianti S.p.A. e Semana S.r.l., a finanziare la progettazione e la realizzazione del nuovo Polo.
Il protocollo si pone l'obiettivo di migliorare i servizi per la popolazione universitaria e favorire i processi di innovazione sociale e di sviluppo economico nell'ottica della massima integrazione fra territorio e Atenei, attraverso le seguenti linee di azione strategica:
Si estenderà su una superficie di 121.660 mq e porterà a un significativo aumento della popolazione universitaria a Grugliasco dalle attuali 5.000 unità fino alle oltre 10.000. La copertura economica dell'intervento è garantita da un contributo del Ministero dell'Università e della Ricerca di 42.5 milioni e dall'anticipazione finanziaria del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Nel progetto sono previsti 22.000 mq per aule per didattica e per lo studio, spazi comuni e servizi per studenti mentre 47.500 mq saranno l'estensione degli spazi per la ricerca. Alle attività sportive multiple affidate al Cus Torino (basket, volley, pallamano, lotta, ginnastica artistica/ritmica, ecc.) saranno dedicati 7.300 mq inclusa la pista di atletica leggera al coperto (discipline della velocità, salto in alto, lungo e con l'asta). Punto di snodo e di interazione fra l'attività universitaria e la città una grande piazza attrezzata di 7.200 mq, spazi per la ristorazione, caffetteria e aree relax all'interno degli edifici (a gestione diretta dell'Università) e il nuovo parco urbano di 40.000 mq. A completamento dell'opera la passerella sulla ferrovia, la viabilità di accesso e l'implementazione del sistema delle piste ciclabili.
Agli spazi dedicati alla didattica ed alla Ricerca saranno disponibili ulteriori 50.000 mq destinabili a specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con le aziende. Un pool straordinario di risorse tecniche e strumentali, strutture di ricerca di base e laboratori di ricerca avanzati saranno disponibili per una base ampia di potenziali utenti e contribuiranno al rafforzamento del trasferimento tecnologico dagli Atenei verso le imprese, a sviluppare progetti di innovazione offrendo al sistema di imprese l'accesso a strumenti (open access), laboratori (joint lab), tecnologie e professionalità avanzate, costruire partnership strategiche capaci di attrarre finanziamenti pubblici (bandi europei, nazionali e regionali) e privati (da fondi di investimento, venture capital, etc) e non ultimo contribuire a formare competenze professionali indispensabili da inserire nel mondo produttivo.
Il progetto conta di riunire in unico campus Dipartimenti differenti, permetterà di sviluppare maggiore sinergia tra i ricercatori in settori interdisciplinari, come l'Agrifood, la Chimica Verde, l'Energia Sostenibile, le Scienze dei Materiali, la Bioeconomia e la Sostenibilità Ambientale nell'ottica di un concetto di moderna "one health" che correla salute umana, animale ed ambientale. Allo stesso tempo la filiera della sanità animale potrà costituirà un ponte ideale tra le attività in questo campo e quelle nella costruenda Città della Salute.
Entro la fine del 2020 partiranno i lavori che nei prossimi tre anni consentiranno la realizzazione a Grugliasco del nuovo polo scientifico universitario, un nuovo insediamento che ospiterà i Dipartimenti di Chimica, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi e che - insieme all'adiacente complesso edilizio dei Dipartimenti di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e di Scienze Veterinarie, formerà un nuovo modello di Campus Universitario Metropolitano.
Un'operazione importante per la formazione, la ricerca, lo sviluppo territoriale di un'area strategica alle porte di Torino: tutto è nato da un accordo di programma, siglato da Regione Piemonte, Città di Grugliasco e Università di Torino nel marzo 2017 con un finanziamento anticipato da Intesa San Paolo per la realizzazione e la gestione del Campus che verrà restituito dall'Università mediante un canone annuale ventennale.
Nella sede del grattacielo San Paolo a Torino venerdì 17 luglio i protagonisti dell'accordo hanno fatto il punto sul cronoprogramma e le prospettive di sviluppo: il nuovo Campus porterà ad un significativo aumento della popolazione universitaria a Grugliasco raddoppiando le attuali 5.000 unità e prevede la realizzazione di attività complementari e di servizio con infrastrutture pubbliche strettamente connesse.
L'Università degli Studi di Torino ha affidato l'appalto per il nuovo polo scientifico al raggruppamento di imprese costituito da Itinera S.p.A.(capogruppo), Intesa San Paolo, Costruzioni Generali Gilardi S.p.A. di Torino, Euroimpianti S.p.A. e Semana S.r.l.. La realizzazione sarà interamente finanziata dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che si impegna così a sostenere un'operazione strategica per la crescita del territorio.
Le imprese affidatarie si occuperanno della progettazione definitiva ed esecutiva del nuovo Polo, della sua realizzazione, comprensiva dei lavori e delle forniture degli arredi, del finanziamento attraverso lo strumento della locazione finanziaria immobiliare in costruendo, della manutenzione e gestione dell'opera per un periodo di 20 anni.
Sono previsti 18mila mq per la didattica e lo studio, spazi comuni e servizi per studenti mentre 40mila mq saranno destinati alla ricerca.
Al CUS Torino saranno affidate le attività sportive multiple in 6mila mq, non mancherà una grande piazza attrezzata, spazi per la ristorazione, caffetterie e aree relax all'interno degli edifici ma soprattutto un grande nuovo parco urbano di 40mila mq, infine a completamento dell'opera la passerella sulla ferrovia, la viabilità di accesso e l'implementazione del sistema delle piste ciclabili.
Il Rettore dell'Università di Torino Stefano Geuna ha ricordato come il percorso progettuale, inserito nell'ambito del piano edilizio dell'Università, sia finalizzato al riordino del sistema universitario mediante la costituzione di poli tematici.
E' anche prevista la sottoscrizione di un Protocollo di intesa che intende favorire la maggiore interazione possibile tra le sfere di interesse dell'Università agli studi di Torino, degli Atenei della Città, della Regione Piemonte, della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Grugliasco, sulle questioni che riguardano il territorio, lo sviluppo economico e sociale e la mobilità sostenibile. Temi sui quali hanno insistito la sindaca metropolitana Chiara Appendino e il sindaco di Grugliasco Roberto Montà, consigliere metropolitano richiamando la volontà di un ampio coinvolgimento di tutti i soggetti portatori di interessi per assicurare la maggior condivisione delle scelte in ordine ai bisogni comuni, per individuare modalità di intervento efficaci, raccordate e coordinate tra istituzioni.
"La realizzazione a Grugliasco di un nuovo polo universitario è coerente con le strategie di sviluppo della Città metropolitana, che da tempo opera per creare relazioni virtuose fra sostegno all'innovazione, alla formazione e all'istruzione dei cittadini" ha detto tra l'altro Chiara Appendino.
Non tutto è già stato definito: oltre agli spazi dedicati alla didattica ed alla ricerca, sono infatti ancora disponibili altri 50 mila mq destinabili a specifiche iniziative connesse allo sviluppo economico in raccordo con aziende per il rafforzamento del trasferimento tecnologico da Atenei e centri di ricerca verso le imprese; per lo sviluppo di progetti di innovazione offrendo al sistema di imprese l'accesso a laboratori, tecnologie e professionalità avanzate; per partnership strategiche capaci di attrarre finanziamenti pubblici e privati ed infine per la formazione delle competenze professionali indispensabili per il settore manifatturiero 4.0.
"Con il Campus di Grugliasco – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino- e la nascita di un Polo Scientifico che raggruppa in una stessa area, Dipartimenti dalla vocazione scientifica complementare, Unito diventa motore di innovazione per il territorio realizzando il principale polo accademico interdisciplinare incentrato su formazione e ricerca. Il progetto genererà un conseguente effetto di attrazione per imprese, industria, agenzie territoriali e principali stakeholders, realizzando così l'impegno con il mondo produttivo sui temi legati alla sostenibilità ambientale a lungo termine. L'integrazione e la coerenza territoriale tra ricerca scientifica, attività di formazione e trasferimento tecnologico sono i motori principali dell'economia italiana e piemontese e avranno un impatto sui diversi asset strategici in una prospettiva di sviluppo europea".
Per Teresio Testa direttore Regionale Piemonte, Valle d'Aosta, Liguria di Intesa Sanpaolo "Questa è un'opera che non solo finanziamo, ma finanziamo con orgoglio, consapevoli delle ricadute positive che potrà avere sul territorio. Fondamentale, dal nostro punto di vista, sarà il coinvolgimento di imprese e startup per un legame forte e virtuoso tra ricerca e tessuto produttivo. In Piemonte l'agroalimentare genera oltre 5 miliardi di euro di valore aggiunto, circa l'8% del settore e i green jobs occupano 260.000 persone, il 14% del totale, con sbocchi professionali in forte crescita. La maggiore disponibilità di esperti qualificati non potrà che avvantaggiare la Regione. Le nuove generazioni, infatti, possono fare molto per la sostenibilità ambientale. Secondo una ricerca di GreenItaly, tra le imprese manifatturiere guidate da under 35, il 47% ha fatto eco-investimenti nel corso del 2019, contro il 23% delle imprese guidate da over 35. Giovani, innovazione e ambiente sono le leve sulle quali poter costruire il futuro del nostro territorio".
«Il nuovo polo universitario rappresenta per la Città di Grugliasco una ulteriore occasione di sviluppo - afferma il sindaco di Grugliasco Roberto Montà - Si tratta di un progetto articolato e che vede la partecipazione di diverse istituzioni, Atenei, Regione Piemonte, progettisti, imprese, personale accademico, associazioni degli imprenditori e, naturalmente, Comune di Grugliasco, tutti uniti per realizzare l'obiettivo di un insediamento di eccellenza che potrà ben qualificarsi come opera di livello europeo e sarà motore per favorire l'accesso ai fondi della futura programmazione comunitaria 2021/2027. Accanto agli spazi più prettamente accademici e dedicati alla ricerca, ci saranno aree verdi, circa 10mila metri quadri di strutture di pregio adattabili a più esigenze. Il tutto realizzato attraverso un processo articolato, legato alla crescita, all'innovazione, alla ricerca e al sistema imprenditoriale e rafforzato da una qualificata governance pubblica di cui la Città di Grugliasco è parte attiva nel ruolo di collegamento tra le diverse istituzioni coinvolte nel percorso che porterà all'insediamento del nuovo polo scientifico. Una particolare attenzione è stata riservata alla viabilità e ai trasporti per rispondere alla duplice esigenza di agevolare da un lato il flusso degli utenti del novo polo e dall'altro di ridurre l'impatto sula circolazione cittadina».
«La Città della Scienza di Grugliasco - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - sarà un fiore all'occhiello per il nostro territorio che vuole diventare un punto di riferimento universitario internazionale e che, proprio per questo, pochi giorni fa ha candidato ufficialmente Torino ad ospitare anche le Universiadi del 2025. Desideriamo fare del Piemonte una grande cittadella universitaria diffusa, pronta ad accogliere studenti di ogni parte del mondo in modo competitivo sia sul piano dell'offerta formativa che dei servizi a loro dedicati. E il Campus di Grugliasco è un esempio positivo del modo in cui la sinergia tra il pubblico e il privato può dare al nostro territorio nuove opportunità di sviluppo».
"La realizzazione a Grugliasco di un nuovo polo universitari - ha concluso Chiara Appendino Sindaca della Città Metropolitana - è coerente con le strategie di sviluppo della Città metropolitana, che da tempo opera per creare relazioni virtuose fra sostegno all'innovazione, alla formazione e all'istruzione dei cittadini.
Si tratta di un progetto importante e ambizioso non solo perché prevede un rilevante ampliamento e ammodernamento dell'insediamento esistente, ma soprattutto perché contribuirà a favorire lo sviluppo economico e sociale, la mobilità sostenibile e altri aspetti della vita nel nostro territorio.
Un obiettivo di valorizzazione delle potenzialità di questo progetto, per il cui conseguimento è corso di definizione tra l'Università agli studi di Torino, il Politecnico di Torino, la Regione Piemonte, la Città Metropolitana e il Comune di Grugliasco, un protocollo di intesa che possa far convergere gli interessi di tutti gli attori su alcune linee di sviluppo specifiche, quali il piano dello sviluppo economico e la sua connessione con il tessuto produttivo e lo sviluppo territoriale locale"
(20 luglio 2020)
(27 maggio 2022)