Rifiuti e Bonifiche

Obiettivi

Logo Tyrec4life
Logo Life

 

Il progetto si pone l'obiettivo di sviluppare e implementare tecnologie innovative in grado di estendere l'utilizzo del polverino da PFU nelle pavimentazioni stradali, con una particolare attenzione a quelle soluzioni che garantiscano un equilibrio ottimale nel soddisfare requisiti tecnici, economici ed ambientali.
Per l'Amministrazione della Città Metropolitana di Torino (già Provincia di Torino) il tema dei bitumi modificati con polverino di gomma non è nuovo: sin dal 2008 è stato avviata una complessa e articolata ricerca commissionata al Politecnico di Torino, che ha portato nell'autunno scorso alla pavimentazione di circa 1600 metri della circonvallazione Borgaro - Venaria con un conglomerato bituminoso addittivato con polverino da PFU.

Attrezzatura per prove wheel-tracking
Attrezzatura per prove wheel-tracking

La ricerca si inserisce in un più ampio programma finalizzato alla promozione dei bitumi modificati anche nell'ambito degli acquisti verdi delle pubbliche amministrazioni, avviato con la collaborazione di:

  • FISE-UNIRE - associazione di categoria delle imprese che gestiscono attività di recupero e riciclaggio dei rifiuti
  • ECOPNEUS scpa - società consortile costituita dai principali produttori ed importatori di pneumatici
  • SITEB - associazione di categoria dei principali operatori del settore stradale e del bitume
  • ANFIA - Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica

Il progetto Tyrec4life ha una durata di 48 mesi ed un costo complessivo di circa 3,2 milioni di € di cui 1.244.492 Euro di cofinanziamento europeo.

OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI DEL PROGETTO

Il progetto è finalizzato allo sviluppo e implementazione di tecnologie innovative in grado di estendere l'uso del polverino da pneumatici fuori uso (PFU) nelle pavimentazioni stradali, mediante soluzioni che soddisfino requisiti tecnici, finanziari e ambientali.

Quattro gli obiettivi specifici definiti:

Campione di conglomerato bituminoso sottoposto alla prova semi-circular bending
Campione di conglomerato bituminoso sottoposto alla prova semi-circular bending
  1. Validazione di miscele bituminose open-graded e controlled texture. Utilizzando miscele gap-graded come riferimento per il confronto, il progetto prende in considerazione altri tipi di miscele bituminose contenenti polverino da PFU che possano offrire buone soluzioni tecniche per la costruzione e la manutenzione di pavimentazioni in una vasta gamma di casi. Le indagini vengono effettuate su materiali open-graded e su miscele di recente concezione in cui la tessitura superficiale è adeguatamente controllata per migliorare le prestazioni funzionali pur garantendo soddisfacente durabilità strutturale. Con le miscele in corso di validazione saranno realizzate nella primavera 2014 prove a scale ridotta in impianto e circa 3,5 km di strade. A tutte le stese realizzate verrà applicato un rigoroso piano di monitoraggio.
  2. Valutazione del potenziale uso di aggregati di qualità ridotta o riciclati. Il progetto analizza la possibilità di impiegare aggregati di diverse fonti e tipi (compresi i prodotti riciclati) per le miscele gap-graded. Ciò è essenziale per superare le limitazioni dovute alla disponibilità locale di aggregati di qualità superiore oltre che per la riduzione dei costi di costruzione e manutenzione.
  3. Sviluppo di soluzioni per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni. Il progetto considera l'uso di specifici additivi per la riduzione della viscosità (paraffine, zeoliti, ecc.) e per la riduzione delle temperature di miscelazione, al fine di ridurre il consumo energetico e le emissioni ma anche per la possibilità di effettuare operazioni di manutenzione e di costruzione più efficienti anche in condizioni ambientali severe.
  4. Implementazione preliminare della tecnologia dry. Il progetto prevede una serie di attività sperimentali per l'implementazione della cosiddetta tecnologia dry, mediante la quale il polverino o il granulato da PFU vengono impiegati nelle miscele bituminose in sostituzione parziale di inerti fini, consentendo in tal modo un maggiore utilizzo di gomma rispetto alla tecnologia wet. Nella primavera 2014 verrà realizzato un prototipo in scala reale per la miscelazione, oltre che stese di prova in impianto.

Per raggiungere questi obiettivi le indagini sono condotte sia in laboratorio che in scala reale, adottando un approccio multi-disciplinare che, fra l'altro, sta sviluppando anche un innovativo Life Cycle and Risk Assessment method per la valutazione degli impatti delle diverse tecnologie sui lavoratori, gli utenti e l'ambiente. Per il dettaglio delle azioni visita la pagina dedicata.

Partners:

Logo Città Metropolitana di Torino
Logo Politecnico di Torino
Logo Patrimonio Città di Settimo Torinese s.r.l.
Logo Centro Ricerche Fiat
Logo Impresa Brillada Vittorio&c
Logo Centro Estero Internazionalizzazione Piemonte

 

Co-finanziatore:

Logo Ecopneus