Anche nel 2023 il calendario "Stop al Bullismo", promosso dal Comitato UISP di Ciriè-Settimo-Chivasso e patrocinato dalla Città metropolitana di Torino, proporrà una riflessione su di un fenomeno che può essere devastante nella vita degli adolescenti e dei giovani. Martedì 13 dicembre nella sede della Città metropolitana il calendario 2023 è stato presentato ai giornalisti, al vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, ai consiglieri metropolitani delegati Sonia Cambursano, Valentina Cera e Pasquale Mazza.
Quest'anno la pubblicazione e la diffusione del calendario possono contare sulla collaborazione dell'associazione "Bullismo No Grazie", fondata dall'attore Fabio De Nunzio a seguito del successo del calendario 2022.
Nella pubblicazione e nella diffusione del calendario saranno coinvolti i territori del Comitato UISP di Ciriè-Settimo-Chivasso, di 72 Comuni della zona nord est della Città metropolitana di Torino e dell'intera Provincia di Vicenza. Come nella scorsa edizione, sono stati i giovani di alcune associazioni e istituzioni sportive (tra cui l'Unione Sportiva Borgonuovo calcio a 5 di Settimo Torinese e l'Hockey Breganze), scolastiche (tra le quali l'Istituto Comprensivo di Borgaro Torinese) e culturali a prestare i propri volti per sensibilizzare sul tema del bullismo e del cyberbullismo.
Come ha spiegato il vicesindaco Suppo, la Città metropolitana di Torino sensibilizzerà le amministrazioni comunali e le scuole del territorio affinché si mettano in contatto con il Comitato UISP di Ciriè-Settimo-Chivasso e il calendario possa così avere la diffusione più capillare possibile, con l'obiettivo di fornire uno strumento di informazione e di contrasto al fenomeno. Con una selezione delle immagini scattate gratuitamente dai fotografi professionisti Gabriele Cannone e Donovan Gionata Ciscato e di cui sono protagonisti gli allievi dell'Istituto Comprensivo di Borgaro Torinese verrà allestita una mostra itinerante da esporre in spazi pubblici. I promotori del calendario hanno spiegato che l'abilità dei due fotografi è stata quella di mettere a loro agio i ragazzi, in modo che potessero interpretare il tema con grande spontaneità.
Durante la conferenza stampa Fabio De Nunzio ha spiegato che il calendario viene donato alle scuole e alle amministrazioni locali in tutta Italia, proponendo immagini fortemente evocative di situazioni di bullismo e cyberbullsmo, ma anche di situazioni positive, in cui i ragazzi imparano a tendere la mano ai coetanei che hanno bisogno di sostegno. L'associazione "Bullismo No Grazie" organizza inoltre eventi di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole di ogni ordine e grado. Tra gli obiettivi del calendario vi è quello di accorciare le distanze tra genitori e figli, incrementando il dialogo e il reciproco ascolto, di cui molti ragazzi lamentano l'assenza o l'insufficienza. L'iniziativa è un'occasione preziosa per sensibilizzare bambini e adolescenti sulle conseguenze e sui meccanismi del cyberbullismo, peraltro ignoti a molti genitori non particolamente avvezzi all'uso degli strumenti informatici e incapaci di controllare i contenuti e le applicazioni presenti negli smartphone dei figli. Anche grazie al calendario, quindi, la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo del 7 febbraio viene vissuta con iniziative concrete e formative. Nella prima pagina del calendario sono ritratti i giovanissimi atleti del Borgonuovo Settimo calcio a 5 con il pallone blu senza camera d'aria che viene utilizzato in eventi per la promozione dello sport di cittadinanza in spazi urbani. I palloni vengono anche donati ai ragazzi che vivono nei campi profughi allestiti in Paesi martoriati dalle tante guerre che tuttora affliggono l'umanità. Come ha spiegato la professoressa Lucrezia Russo, dirigente dell'Istituto Comprensivo di Borgaro, la riflessione sul bullismo e sul cyberbullismo e le azioni di contrasto alla prevaricazione in corso da alcuni anni nella scuola hanno consentito agli allievi di partecipare alla realizzazione del calendario con la consapevolezza del ruolo che possono giocare, ben prima del raggiungimento della maggiore età, per contrastare il silenzio e l'indifferenza rispetto agli atti di bullismo. Perché, come hanno ben compreso i ragazzi di Borgaro, l'atteggiamento di chi sta a guardare e non fa nulla lo rende complice degli atti di bullismo, incrementando la sofferenza delle vittime, che può sfociare in una tragedia. Anche il silenzio delle vittime e il loro disagio possono essere contrastati, dando loro una mano ad esprimerlo quel disagio e aiutando gli adulti, genitori e insegnanti, a coglierne i segnali.
(13 dicembre 2022)