Salta ai contenuti

Cittàmetropolitana di Torino

Quincinetto

È stata approvata la convenzione fra la Città metropolitana di Torino e il Comune di Quincinetto che sancisce l'impegno dell'Ente a effettuare i controlli trimestrali sul ponte di Quincinetto, dopo l'apertura al transito ai mezzi di peso superiore fino alle 44 tonnellate.

"Uno dei compiti strategici della Città metropolitana" spiega il vicesindaco Marco Marocco "è l'assistenza ai Comuni, che si esplica con diverse modalità calibrate sulle esigenze e sulle difficoltà degli enti locali. In questo caso, tramite la convenzione, effettueremo i controlli trimestrali sulla struttura. È un passo importante in quanto contribuisce all'ottimizzazione e al miglioramento da parte della Prefettura dell'attuale Piano di emergenza legato alla frana di Quincinetto".

"Da sempre abbiamo sostenuto la necessità che il ponte di Quincinetto potesse funzionare a piena portata, cioè con un transito di 44 tonnellate" spiega il sindaco di Quincinetto Angelo Canale Clapetto "Questo perché è indispensabile che la strada provinciale possa funzionare a pieno regime, dal momento che è fondamentale per tutto il territorio, non solo per il nostro Comune che è proprietario del ponte".

"Ci siamo assunti l'impegno di fare i controlli trimestrali" spiega Fabio Bianco, consigliere metropolitano delegato alla Viabilità "perché in questo modo il ponte può garantire la sua piena funzionalità e tutta la viabilità provinciale ne risentirà positivamente".


Le tappe della vicenda

  • Lunedì 5 agosto 2019: il sopralluogo delle Istituzioni

    Come annunciato al termine dell'incontro in cui è stato presentato il Piano speditivo di protezione civile per la frana di Quincinetto, lunedì 5 agosto, il Prefetto di TorinoClaudio Palomba ha guidato un sopralluogo, a cui hanno preso parte il consigliere delegato alla viabilità della Città metropolitana Antonino Iaria, rappresentanti della protezione civile di Regione Piemonte, Regione Valle d'Aosta e Città metropolitana, i sindaci dei Comuni coinvolti dal Piano, l'amministratore delegato di Ativa Luigi Cresta, le forze dell'ordine e le polizie municipali, con cui sono state verificate in loco le principali criticità nella viabilità alternativa che si attiva in caso di chiusura dell'autostrada A5.


    La viabilità prevista dal Piano in caso di chiusura dell'A5

    Attualmente il Piano speditivo prevede tre livelli di allerta attivati dai sensori che sono posti sulla frana e gestiti dal Centro di competenza della protezione civile presso l'Università di Firenze.
    In caso di allerta di livello 2 l'autostrada fra Ivrea e Pont Saint Martin è percorribile su una sola corsia nel lato più vicino alla parete e su due corsie nell'altro senso; ma in caso di allerta 3 (quella che si è verificata domenica 27 luglio) l'autostrada viene chiusa e la viabilità, secondo quanto stabilito dal Piano, viene dirottata da Ivrea verso la Vallée lungo la statale 26 fino a Pont-Saint Martin, mentre per chi esce a Pont, si imbocca inizialmente la statale 26 attraversando Carema e Settimo Vittone, e appena prima di Quassolo si devia lungo le strade provinciali 70, 69, 503 e 68 fino a rientrare in autostrada a Ivrea.
    Un anello che garantisce la sicurezza dei cittadini, primo obiettivo di un piano di protezione civile, ma che ha creato non pochi disagi alla viabilità e preoccupazioni fra i sindaci che si sono ritrovati con il traffico pesante dirottato sui centri cittadini.


    Il sopralluogo

    Il sopralluogo effettuato questa mattina ha ripercorso "l'anello" con soste in particolare a Settimo VittoneBorgofranco d'IvreaTavagnasco, dove il Prefetto ha ricevuto suggerimenti e proposte dai Sindaci per una viabilità alternativa.
    Si è concluso nel comune di Quincinetto, dove sono stati ripercorsi i punti salienti. "Avevo già espresso la ferma intenzione" ha spiegato il Prefetto Palomba "di considerare questo Piano come flessibile, in modo da intervenire sul tracciato per migliorarlo nel doppio intento di creare meno disagi possibili ai territori e insieme garantire l'incolumità degli utenti".
    Per questo le proposte saranno passate al vaglio e il Prefetto ha annunciato una serie di incontri per per mercoledì, al mattino con Ativa, Regione Piemonte e Città metropolitana e al pomeriggio per un incontro tecnico con la partecipazione dei sindaci.
    "La Città metropolitana" ha ricordato Antonino Iaria, consigliere delegato della Città metropolitana "ha dato un apporto significativo nella creazione del Piano come Protezione civile e come Servizio Viabilità offrendo proposte progettuali che utilizzano la viabilità esistente. Oggi abbiamo ricevuto altre possibili proposte che devono però essere valutate per la loro fattibilità. Ovviamente siamo disponibili a un ulteriore apporto tecnico per individuare soluzioni che eliminino alcuni problemi, come il passaggio dei mezzi pesanti nei centri abitati, realizzabili però in un breve arco temporale".

  • I Comunicati
  • Conclusi i lavori di adeguamento della Sp 69

    Si sono conclusi i lavori di allargamento e adeguamento dell'asse stradale sulla Sp. 69 dir 1 di Quincinetto fra Baio Dora e Borgofranco d'Ivrea.

    L'intervento consentirà di rendere più fluido il traffico nel caso in cui venga chiusa l'autostrada A5 nel tratto Quincinetto-Pont Saint Martin per la rilevazione di un movimento sulla frana a monte.
    Infatti allo scattare del piano speditivo della Protezione civile, che comporta la chiusura dell'A5, tutto il traffico pesante diretto a e proveniente da Aosta/Monte Bianco viene dirottato sulla Ss. 26, con attraversamento dell'abitato di Ivrea, Montalto Dora e Borgofranco d'Ivrea causando numerosi disagi e ingorghi negli abitati.

    Nel corso di un sopralluogo con la Prefettura di Torino, la scorsa estate, la Città metropolitana aveva proposto una soluzione per alleggerire la viabilità sulla Ss. 26 che prevedeva l'ampliamento della Sp. 69 dir. 1: inserito a bilancio con una variazione del Consiglio metropolitano nel novembre 2019 per un ammontare di 350.000 euro, ora la Sp. 69 dir 1 ha un asse stradale di 9 metri.

    Soddisfazione per aver contribuito a trovare una soluzione a un problema delicato e che ha provocato molti disagi, è stata espressa dal consigliere metropolitano con delega alla viabilità.


Modifiche al piano di protezione civile

Il piano di protezione civile elaborato dalla Prefettura di Torino - in accordo con Regione Piemonte e Città metropolitana e con la condivisione dei Sindaci - per la frana di Quincinetto che incombe sull'autostrada A5, è stato modificato accogliendo alcune delle osservazioni dei Comuni coinvolti, che lamentavano soprattutto l'impatto dei mezzi pesanti sui centri abitati in caso di chiusura del tratto autostradale fra Ivrea e Pont Saint Martin.

Le principali modifiche prevedono:

  • l'utilizzo, sia in entrata che in uscita, del casello autostradale di Quincinetto per i mezzi di portata inferiore alle 3,5 tonnellate. La Polizia stradale, di concerto con i gestori autostradali e con gli operatori che presidiano la rotonda di Quincinetto e con "movieri" in sostituzione del semaforo sito sul ponte di Quincinetto, valuterà in modo dinamico l'agevolazione del flusso di traffico proveniente da entrambi le direzioni (nord e\o sud), privilegiando quello più critico;
  • la deviazione, per i mezzi pesanti che percorrono la statale 26 in direzione nord, sulla sp 69, prima dell'ingresso in Borgofranco, e poi sulla sp 70 per ritornare quindi sulla ss. 26 a monte dell'abitato. La polizia locale sarà chiamata a svolgere azione di presidio;
  • uno dei presidi garantiti dalle Forze dell'ordine viene spostato in una zona più vicina al ponte verso il comune di Quassolo;
  • per gestire il traffico con la massima flessibilità è stato previsto inoltre che il Comitato operativo viabilità (Cov), convocato della Prefettura di Torino, in caso di chiusura del tratto autostradale adotti le più opportune misure per mitigare l'impatto del traffico sia pesante che leggero sul territorio oggetto del piano in raccordo con l'omologa struttura della regione Valle d'Aosta;
  • per garantire la sicurezza della linea ferroviaria Torino – Aosta, è stato inoltre concordato che in caso di allerta 3 ne sia data comunicazione anche a RFI che, d'intesa con le compagnie che fruiscono della rete ferroviaria, attuerà i propri dispositivi di mobilitazione e adotterà se necessario, con una valutazione congiunta con la Prefettura, eventuali limitazioni del traffico.

(14 dicembre 2020)