I sindaci di Torino Chiara Appendino, di Milano Beppe Sala, di Genova Marco Bucci e di Bari Antonio Decaro anche nella sua veste di presidente nazionale dell 'ANCI, si sono confrontati nell'aula magna della Cavallerizza sul tema dello sviluppo, del ruolo e del futuro delle Città metropolitane in Italia, moderati da Luca Ferrua del quotidiano La Stampa.
L'occasione nasceva dalla presentazione dello studio Atlas, a cura del Comitato Giorgio Rota e di Urban Center Metropolitano Torino, con la collaborazione dell' Università degli Studi di Torino e del Politecnico di Torino: mappe e dati statistici per raccontare ed analizzare in dodici capitoli Torino e la prima cintura (14 Comuni), esaminando l'età della popolazione, la presenza di stranieri, l'andamento dell'economia prima fra tutti la crescita dell'offerta e della domanda turistica. l'atlante Atlas è frutto del lavoro degli ultimi due anni e si rivolge ad attori locali, esperti, cittadini interessati ad approfondire i tanti temi che definiscono il sistema urbano torinese.
Il progetto Atlas Torino (anche in collaborazione con gli studenti dello IED) vuole offrire ai residenti ma anche ai turisti spunti di riflessione su come si vive il territorio, partendo da capitoli come lavoro, welfare, istruzione e mobilità.
Ma il confronto, le sinergie, la competizione trai capoluoghi sono statoi al centro del dibattito con i primi cittadini protagonisti e la legge Delrio, che ha fatto nascere le Città metropolitane, sul banco degli imputati: tutti hanno convenuto sulla mancata occasione di prospettiva nell'applicazione della Legge Del Rio che ha fatto nascere, dopo un'attesa datata 1990, le Città metropolitane come ente di secondo livello.
Ma sulle modalità di elezione degli amministratori delle Città metropolitane i pareri sono stati discordanti: la sindaca di Torino e della Città metropolitana Chiara Appendino si è chiaramente espressa per il ritorno al voto diretto, per fare sì che non sia automatica la scelta del sindaco del capoluogo come sindaco metropolitano, per il rafforzamento ella struttura politica alla guida di questi nuovi Enti, dove le responsabilità sono gravose.
I primi cittadini hanno comunque convenuto sulla scommessa che i nuovi Enti rappresentano e sulla necessità che il futuro Governo prenda in seria considerazione la necessità di sostenerne lo sviluppo, costruendo prospettive per i prossimi decenni.
Nodi centrali per lo sviluppo metropolitano del nord Italia dovranno essere la mobilità, l'università e l'innovazione, la qualità della vita per un rilancio del famoso triangolo Torino Milano Genova di cui si parla da almeno trentanni: un nuovo triangolo postindustriale, un distretto per competere in Europa e dove attuare politiche condivise su asset strategici.
Intanto, da giovedì 3 maggio una mostra in piazza Palazzo di Città riprenderà le mappe ingrandite di Atlas.
(03 maggio 2018)