La Città metropolitana di Torino ha aderito alla "Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie" promossa da Libera, l'associazione fondata da don Luigi Ciotti.
Nella mattinata di lunedi 21 marzo nel corteo la Città metropolitana ha portato per la prima volta il nuovo gonfalone fino a piazza Carignano, dove, in contemporanea con il resto d'Italia, sono stati letti i nomi delle 900 vittime innocenti della criminalità organizzata. Alla sfilata ha preso parte il sindaco metropolitano Piero Fassino.
Nel pomeriggio la Sala Consiglieri di Palazzo Cisterna ha ospitato uno dei numerosi eventi della giornata, un incontro dal titolo “L’educazione alla legalità democratica: i giovani testimoniano il loro impegno”, in cui studenti e appartenenti ad associazioni scout hanno incontrato l’assessore all’istruzione regionale Giovanna Pentenero e Daniele Mattiello, uno dei fondatori di Acmos e oggi onorevole e membro della commissione parlamentare antimafia: “La politica riflette i conflitti di interessi della società reale; anche se fortunatamente attraverso la democrazia questo conflitto è temperato dalla rappresentanza. Il mio invito è a non aspettare passivamente risposte dalla politica, ma fare politica”.
L’ex Procuratore Capo della Repubblica del Tribunale di Torino, Gian Carlo Caselli è stato ospite a Sestriere della tappa di avvicinamento alla XXI Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa, sabato 19 marzo, dall’Associazione Libera. A Casa Olimpia Caselli ha anticipato alla platea alcuni passaggi contenuti nel suo libro “Nient’altro che la verità”, edito da Piemme, che racchiude quasi mezzo secolo al servizio della giustizia attraverso grandi processi su mafia e politica. Caselli ha raccolto l’invito di Maria Josè Fava, referente di Libera in Piemonte, e del Comune di Sestriere per una riflessione sulle mafie in Piemonte e in Italia.
“Dobbiamo dire ai giovani – ha raccontato Caselli - che la legalità conviene. Il futuro dei gioviani, con speranze di maggiore serenità, dipende anche dal quantitativo di legalità che riusciranno ad avere. Questo perché la legalità produce reddito, distribuisce le risorse fra tutti, quindi ne derivano vantaggi importanti per la qualità della vita di ciascuno di noi. Legalità è futuro. Se, ciò che ci porta via la corruzione, l’evasione fiscale, l’economia mafiosa, potessimo averlo anche soltanto in parte, avemmo un presente e soprattutto un futuro migliore. Avremmo più risorse per fare un’infinità di cose che invece non possiamo fare perché i delinquenti ci portano via questa ricchezza. Senza regole non c’è partita, o la partita è truccata e vincono sempre i soliti. Chi sono? Quelli che meno regole ci sono più continuano ad ingrassare perché senza regole partono già da posizioni di vantaggio di supremazia, di sopraffazione, di sfruttamento che tengono schiacciati tutti gli altri che invece delle regole hanno bisogno per crescere”.
In serata si è svolta la Fiaccolata della Memoria che ha visto protagonisti le Scuole di Sci e gli Sci Club di Sestriere, scesi dal monte Alpette indossando pettorali con i nomi delle vittime innocenti delle mafie: nomi che sono stati letti durante la discesa del serpentone tricolore che ha illuminato la serata lasciando spazio alla riflessione da parte di tutti. Soddisfazione da parte di Maria Josè Fava che ha spiegato come quella del Sestriere sia stata la prima fiaccolata sugli Sci promossa dall’Associazione Libera del Piemonte.
(22 marzo 2016)