16 mesi orsono, 1º gennaio 2015, la Provincia di Torino cessava le sue funzioni, passando il testimone istituzionale alla Città Metropolitana, nuovo Ente che ha ereditato da quello precedente le competenze proprie e alcune di quelle delegate dalla Regione Piemonte, ma ha anche dovuto dotarsi di un nuovo Statuto condiviso con il territorio, definire le Zone omogenee in cui quel territorio è diviso e, nel frattempo, gestire l’ordinaria amministrazione, dalla manutenzione di strade e scuole ai Centri per l’Impiego (da poco passati alla competenza diretta dello Stato).
Il rendiconto finanziario del 2015, anno certamente di transizione e di consolidamento istituzionale per il nuovo Ente, è stato approvato martedi 19 aprile dal Consiglio metropolitano e dalla Conferenza dei Sindaci dei 315 Comuni che compongono la Città metropolitana, presieduti dal Sindaco Piero Fassino, in un momento in cui l’Ente è impegnato a definire, ancora una volta in maniera condivisa con tutte le comunità locali, il Piano Strategico per lo sviluppo sociale ed economico nei prossimi anni e il Piano Territoriale di Coordinamento per il governo urbanistico dei 315 Comuni.
Durante la Conferenza metropolitana è stato anche affrontato il tema dell’accoglienza ai rifugiati, sollevato dal vice sindaco di Settimo Torinese Elena Piastra.
(19 aprile 2016)