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 LE RAGIONI 

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1. Giovanni Testori è stato uno dei grandi protagonisti della scena culturale italiana del secondo ‘900. Autore scomodo, isolato dalla cosiddetta società letteraria, ma profondamente legato alla cultura figurativa, da Gaudenzio Ferrari a Tanzio da Varallo, da Ceruti a Morlotti a Varlin, ha impegnato tutto se

stesso per giungere a una formulazione radicale del proprio pensiero: vi albergano la pietà e la rivolta, la furente immaginazione e sperimentazione del linguaggio, lì dove la realtà è vissuta da parte degli umili, dei reietti, di quelli che nella piramide del viver civile sono al fondo.

 

Si è voluto che il premio fosse voce della realtà cittadina. Ne sono coinvolti il Piccolo Teatro di Milano, il Teatro Franco Parenti, dove Testori ha lavorato all’inizio e nella fase centrale della sua carriera, la Fondazione Corriere della Sera, espressione del quotidiano dove per tanti anni lo scrittore ha esercitato su diversi fronti la propria attività culturale, la Pinacoteca di Brera, la Biblioteca Nazionale Braidense, l'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, la Biblioteca d'Arte del Castello Sforzesco (cuore degli interessi figurativi e letterari dello scrittore), la Casa Editrice Einaudi, la Casa Editrice Giangiacomo Feltrinelli, che ha segnato con I Segreti di Milano gli esordi dello scrittore e sta ripubblicando parte dell'opera omnia.

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2. Ci sono in Testori delle migrazioni fondamentali dalla storia dell’arte alla letteratura, a cominciare dal secolo della peste, il ‘600, che è il secolo della sua ispirazione. Così le Erodiadi di Francesco Cairo migrano nel teatro, i cieli di Tanzio da Varallo migrano nel paesaggio de L’AmbletoLo guardi il paziente lettore: cumuli di fango, ferro acciaio, fuliggine e catrame… Neanche la Biblica città si fosse trasformata di colpo nel raduno di tutti i Sesti San Giovanni e di tutte le Bovise dell’universo mondo! (…) Neanche avesse voluto, il grande, disperato Tanzio, anticipare il maldicente invito registico (e no) del L’Ambleto lomazziano - più in dell’iscuro! Più in dell’iscuro! Più ingravidate quelle nigore!

Più ingravidate e anca più inciostrate..

Figurativa principalmente era la sua cultura, ma anche la sua natura.

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L’idea di destinare il premio a un testo legato alle arti figurative e a un testo letterario ha un preciso riscontro: illuminare la figura dello scrittore e indicare alcune vie d’accesso per collocarlo nella sua cultura, nel solco della lezione di Roberto Longhi, suo maestro.

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3. Il premio intitolato a Giovanni Testori si propone di seguire quella che era la sua attività culturale nei campi più diversi e la sua profonda disposizione verso i giovani artisti.

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Chi gli chiedeva di visionare mostre e progetti architettonici, chi gli sottoponeva poesie e tesi di laurea, chi gli inviava testi teatrali e abbozzi di romanzo: Testori ogni volta metteva in gioco la sua eccezionale sensibilità e la sua particolare traiettoria personale. Attraverso Testori è nata per molti giovani la possibilità di dare forma e futuro alle proprie risorse creative. 

 

Ecco l’idea del premio: un modo per proseguire un dialogo, una tensione culturale piena di energia per il futuro, se lo scrittore l’ha saputo leggere con tanto anticipo.

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4. Per ogni edizione del premio Testori si sceglie un testo che rappresenti momenti fondanti della poetica dell’autore. Per la quarta edizione si propongono letture, studi, approfondimenti dedicati ai Libri di Testori a cominciare dal Memoriale ai Milanesi di San Carlo Borromeo e dalle Notizie naturali e civili sulla Lombardia di Carlo Cattaneo.

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 REGOLAMENTO 

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Articolo 1 - Tema del Concorso

Contributo allo sviluppo della scrittura contemporanea, al valico tra le arti - letteraria e figurativa – e alla conoscenza di Giovanni Testori, uno dei grandi protagonisti della scena culturale del ‘900. Il premio Giovanni Testori è suddiviso in due sezioni: arti figurative e letteratura.

 

A) Per le arti figurative

1 Premio destinato a un testo di critica d’arte (saggio storico artistico, saggio di critica d'arte con apertura narrativa, progetto di una mostra, serie di cartelle con schede scientifiche e tavole riferite all'opera di un artista)

2. Premio destinato a una tesi di laurea o di dottorato in storia dell’arte

 

B) Per la letteratura

1. Premio destinato a un testo letterario in lingua italiana o in dialetto (racconto, romanzo, componimento poetico, saggio di critica letteraria, sceneggiatura cinematografica, copione teatrale, libretto d'opera, traduzione, senza preclusione di generi come era l'officina di Testori)

2. Premio destinato a una tesi di laurea o di dottorato in letteratura italiana

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Articolo 2 - Patrocinio

Il premio è sotto l’egida dell’Associazione Testori, dell'Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, della Civica Biblioteca d'Arte del Castello Sforzesco, della Pinacoteca di Brera, della Biblioteca Nazionale Braidense, della Fondazione Corriere della Sera, della Casa Editrice Giangiacomo Feltrinelli, della Casa Editrice Einaudi, del Piccolo Teatro di Milano e del Teatro Franco Parenti.

Un Comitato d’onore, rappresentante le strutture che offrono il patrocinio, ha cura del disegno del premio, condivide le sue finalità ed è così composto: Giuseppe Frangi (Direttore della Associazione Giovanni Testori), James Bradburne (Sovrintendente della Pinacoteca di Brera), Mariella Goffredo (Biblioteca Nazionale Braidense), Claudio Salsi (già Soprintendente dei Musei del Castello), Carlo Feltrinelli (Presidente della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), Piergaetano Marchetti (Presidente

della Fondazione Corriere della Sera), Sergio Escobar (Direttore teatrale), Claudio Longhi (Direttore del Piccolo Teatro), Andrée Ruth Shammah (Direttore del Teatro Franco Parenti), Sandrina Bandera (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), Pier Vincenzo Mengaldo (scrittore e filologo), Luigi Brioschi (Presidente di Guanda Editore), Toni Servillo (attore e regista), Salvatore Settis (Storico dell'Arte), Alfredo Stussi (Filologo e linguista).

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Articolo 3 - Requisiti per la partecipazione

Il concorso è rivolto ad autori che non abbiano superato i 35 anni di età. 

Si richiede  per quanto riguarda i testi  relativi alle arti figurative (saggio storico artistico, saggio di critica d'arte con apertura narrativa progetto di una mostra,  serie di cartelle con schede scientifiche e tavole riferite all'opera di un artista) e i testi relativi alla letteratura (senza preclusione di generi, come era l'officina di Testori, racconto, romanzo, componimento poetico, saggio di critica letteraria, saggio di filologia e storia della lingua, copione teatrale, sceneggiatura cinematografica, libretto d'opera, traduzione) materiale inedito in lingua italiana o in dialetto, che non sia  stato pubblicato  in forma cartacea o su web e che non sia stato premiato ad altri concorsi.

I testi teatrali possono essere già stati rappresentati.

Si richiede che la tesi di Laurea  o di Dottorato per le arti figurative sia inedita o pubblicata solo parzialmente in forma cartacea o su web.

Si richiede che la tesi di Laurea o di Dottorato per la letteratura sia inedita o pubblicata solo parzialmente in forma cartacea o su web.

Testori credeva profondamente nelle grandi amicizie e nei sodalizi nell’arte.

Per questo si è voluto considerare anche la parte fondamentale di docenti, autori, attori e critici che propongono e segnalano un testo, una tesi di letteratura o di storia dell’arte.

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Il testo per essere ammesso al concorso dovrà essere accompagnato da una lettera di presentazione di un docente o personaggio rappresentativo delle lettere o delle arti, il quale andrà a costituire il Collegio dei proponenti.

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Articolo 4 - Scadenza

Il concorso è aperto per il 2021-23 ai testi spediti o consegnati alla segreteria entro il 13 ottobre 2023.

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Articolo 5 - Presentazione e invio di materiali

I testi in tre esemplari dattiloscritti, numerati e uniti nelle pagine, una breve biografia dell’autore, una copia su supporto elettronico del testo e della biografia (in formato PDF), la lettera di presentazione di un docente o personaggio rappresentativo delle lettere o delle arti e la scheda

di partecipazione scaricabile dal sito www.premiogiovannitestori.org compilata in ogni sua parte, dovranno essere così indirizzati:

Premio Giovanni Testori - Quarta edizione Via Aurelio Saffi, 23 - 20123 -Milano

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Farà fede il timbro postale e si declina ogni responsabilità per eventuali disguidi o smarrimenti. I testi inviati non saranno restituiti. Gli artefici dei testi autorizzano che il materiale inviato sia conservato per consultazione, conoscenza e studio, senza scopo di lucro.

Non sarà accettato più di un testo da parte di ciascun concorrente. Non sono ammessi testi anonimi ovvero sotto pseudonimo. Gli autori dovranno dichiarare sotto la loro responsabilità che il loro scritto non ha conseguito premi in altri concorsi.

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Articolo 6 – Selezione e valutazione delle opere

Il premio viene assegnato da una giuria composta da personaggi rappresentativi del mondo delle lettere e delle arti il cui giudizio è insindacabile: Giovanni Agosti, Anna Bernardini, Mauro Bersani, Claudio Ciociola, Davide Colussi, Angelo Curti, Davide Dall’Ombra, Jacopo De Vecchi, Paolo Di Stefano, Angela Dornini, Flavio Fergonzi, Isabella Fiorentini, Francesco Frangi, Giovanni Frangi, Riccardo Ghezzi, Silvia Isella, Sandro Lombardi, Valter Malosti, Clelia Martignoni, Remo Melloni, Marina Mojana, Marta Morazzoni, Anna Nogara, Laura Parola, Oliviero Ponte di Pino, Maurizio Porro, Francesco Porzio, Niccolò Reverdini, Alberto Rollo, Marco Rossi, Giovanni Soresi, Jacopo Stoppa, Roberto Stringa, Claudio Vela, Lorenzo Vitalone, Federico Tiezzi.

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La premiazione dei vincitori è prevista il 14 dicembre del 2023 al Castello Sforzesco/Archivio storico. 

 

Entro tale data verranno pubblicati sul sito www.premiogiovannitestori.org i nomi dei finalisti selezionati. Il voto espresso dalla giuria sarà preso a maggioranza e sarà inappellabile.

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Articolo 7 - Premio

Sezione arti figurative

1. All’autore del testo di critica d’arte vincitore del Premio Giovanni Testori sarà assegnato un premio di 5.000 euro. Il premio prevede la pubblicazione del testo.

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2. All’autore della tesi di laurea o di dottorato in Storia dell'Arte vincitore del Premio Giovanni Testori sarà assegnato un premio di 5.000 euro.

 

Sezione letteratura

1. All’autore del testo letterario vincitore del Premio Giovanni Testori sarà assegnato un premio di 5.000 euro. Il premio prevede la pubblicazione del testo.

 

2. All’autore della tesi di laurea o di dottorato in Letteratura vincitore del Premio Giovanni Testori sarà assegnato un premio di 5.000 euro.

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Articolo 8 - Gestione ed organizzazione

La conduzione del premio fa capo a un Comitato di gestione, con una sua veste giuridica, che ha cura del fondo del premio, si occupa delle spese e della parte organizzativa e funge da tramite tra le strutture che ne danno il patrocinio.

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Articolo 9 - Trattamento dei dati personali, responsabilità e diritto d’autore

In esecuzione del decreto legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali), il partecipante fornisce il proprio consenso al trattamento dei propri dati personali.

 

Ogni autore partecipante sarà responsabile dei contenuti della propria opera, inoltre il candidato assicurerà, con specifica dichiarazione contenuta nel modulo di partecipazione al concorso, che l’opera presentata è originale, che non è mai stata premiata in altri concorsi, né mai pubblicata, né immessa nella rete internet.

La partecipazione al concorso implica l’accettazione da parte dei partecipanti di tutte le clausole e le indicazioni contenute nel presente bando.

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Scarica il modulo: 

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Modulo in Italiano

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