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“Nutrire Torino Metropolitana”: venerdì 8 maggio a Collegno il secondo seminario, dedicato alla qualità del cibo e alla disponibilità dei prodotti piemontesi

Venerdì 8 maggio dalle 9 alle 17 al Museo della Resistenza alla Certosa di Collegno, in piazza Cavalieri della Santissima Annunziata 7, è in programma il secondo dei tre momenti di seminario e riflessione nell'ambito del progetto "Nutrire Torino Metropolitana", promosso dalla Città Metropolitana, dalla Città di Torino e dall'Università di Torino (Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali e Dipartimento Scienze Politiche e Società) per definire un'Agenda strategica del cibo.

Attraverso un lavoro partecipato, che durerà l'intera giornata, verranno affrontati alcuni nodi strategici del sistema alimentare, per arrivare a definire un vero e proprio programma strategico, che individui i punti critici e gli obiettivi che il sistema alimentare metropolitano, inteso come rete di attori pubblici e privati del territorio, deve darsi per innalzare la soglia di qualità del cibo quotidiano, interagendo con il mondo produttivo dell'intero Piemonte.


I temi oggetto del confronto

Migliorare la qualità del cibo: cosa si intende per qualità; cosa si intende per cibo sano, buono, sostenibile, salubre, tradizionale, sicuro; come migliorare la qualità del cibo disponibile

Rifornire Torino Metropolitana: come garantire una maggiore disponibilità dei prodotti piemontesi nell'area metropolitana torinese; come favorire una loro maggiore diffusione e su quali prodotti puntare

- Accessibilità al cibo di qualità per tutti: a quali condizioni il cibo di qualità può diventare più accessibile

I temi saranno brevemente descritti all'interno di una Guida alla discussione che sarà inviata a tutti i partecipanti nei giorni precedenti il seminario. La Guida conterrà anche le possibili declinazioni specifiche dei temi.

L'invito a partecipare è strettamente personale e rivolto a 140 tra operatori economici della produzione e della distribuzione piemontese, consumatori, esperti e tecnici delle istituzioni, che si confronteranno per la prima volta tutti insieme sulle grandi sfide imposte dalla prospettiva di "città che mangiano" e territori che producono all'interno di uno scenario globale e locale allo stesso tempo.

L'Agenda del cibo sarà successivamente affinata nel terzo ed ultimo incontro, in programma il 29 maggio e sarà infine consegnata alle istituzioni locali, Regione, Città metropolitana e Comune di Torino nel corso di un successivo incontro. L'agenda del cibo vuole anche essere occasione - in continuità con il lavoro di Torino Strategica su "Torino capitale del cibo" - per fare emergere idee, progetti, esperienze innovative, che potranno essere accompagnate e sostenute attraverso fondi europei o regionali o sponsorizzazioni pubbliche e private. Le progettualità che si intende promuovere devono essere l'espressione di un più maturo senso della collettività, della comunità di "pari", in cui pubblico e privato, istituzioni, operatori e società civile, rafforzino le capacità e possibilità di collaborazione e le mutue sinergie.

L'Agenda del cibo è la prima esperienza di incontro attivo tra "portatori di esperienze" del sistema alimentare metropolitano e piemontese, un'occasione per costruire nuove relazioni. Ed è anche il contributo che il territorio può e deve portare al grande dibattito sul tema del cibo come bene primario dell'umanità, al quale, non a caso è dedicato l'Expo di Milano, che ha messo al centro dell'attenzione il tema "Nutrire il Pianeta".

Per informazioni sul progetto e per iscriversi ai seminari si può scrivere a nutriretorino@gmail.com

Costruire un'Agenda del cibo

Il fatto che il cibo sia una risorsa fondamentale per la vita degli esseri umani, così come l'aria e l'acqua, dovrebbe indurre la collettività ad occuparsi in maniera più consapevole di ciò che mangia. Tuttavia, anche nei Paesi occidentali la sicurezza alimentare, intesa come possibilità di accesso fisico, sociale ed economico ad un cibo sano, nutriente e sufficiente, non è una garanzia per tutti: lo dimostrano i dati sulla povertà alimentare e la crescente diffusione di molte malattie cronico-degenerative, come il diabete, le patologie cardio-vascolari e oncologiche, tutte dipendenti in larga misura dall'alimentazione. Anche in un Paese come l'Italia, che ha fatto del cibo un elemento portante della propria cultura e della propria economia, non sono sufficientemente garantiti né la possibilità di avere informazioni per scegliere consapevolmente il cibo, né l'accesso )soprattutto in termini economici) a un cibo di qualità.

Da alcuni anni la Città e la Provincia di Torino – oggi Città Metropolitana – hanno iniziato una riflessione sulle politiche alimentari, nella consapevolezza del fatto che gli Enti locali possono manovrare alcune "leve" molto importanti per garantire una qualità alimentare diffusa e accessibile, insieme ad una più ampia ed aperta possibilità di scelta per i consumatori, all'interno di un sistema alimentare complesso e globale, dove i grandi attori decidono di fatto quello che quotidianamente mettiamo nel piatto.

Se quindi una politica del cibo è auspicabile, a scala almeno metropolitana o provinciale, l'ambizione che guida il progetto "Nutrire Torino Metropolitana" attraverso i suoi tre momenti di incontro è la costruzione di una "Agenda del cibo", un manifesto condiviso con i cittadini e gli operatori economici - agricoltori, artigiani, ristoratori, commercianti, grandi attori del sistema agroalimentare - che permetta di evidenziare i nodi fondamentali da sciogliere e gli obiettivi da raggiungere. L'Agenda potrà orientare in futuro le politiche della Città di Torino, della Città Metropolitana e della Regione Piemonte in una serie di settori strategici: agricoltura, ambiente, urbanistica, sanità pubblica, commercio, logistica, istruzione e solidarietà sociale.

L'obiettivo è quello di evitare una visione che riduca la questione alimentare ad una serie di problematiche settoriali (solo agricole, solo igienico sanitarie, solo educative, solo gastronomiche, solo socio-assistenziali, solo economiche, ecc.). La grande complessità del sistema alimentare, globale e locale, è infatti basata su relazioni, anche conflittuali, tra chi produce, chi distribuisce e chi consuma; una complessità che "intercetta" molte politiche, a vari livelli istituzionali. "Nutrire Torino Metropolitana" nasce con l'ambizione di essere l'inizio di un percorso - lungo e articolato, ma molto concreto - per arrivare alla costruzione di una strategia alimentare sistemica, condivisa e partecipata.