Rischio industriale

Variante "Seveso" al Piano Territoriale di Coordinamento (PTC)

Il Servizio Tutela Ambientale (attualmente Direzione Rifiuti, bonifiche e sicurezza dei siti produttivi), in collaborazione con il Dipartimento Pianificazione Territoriale, Ubanistica ed Edilizia, ha elaborato e redatto la Variante al Piano Territoriale di Coordinamento denominata "Requisiti minimi in materia di pianificazione urbanistica e territoriale per le zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante", adottata dal Consiglio Provinciale con D.C.P. n. 198-332467 del 22 maggio 2007.

In coerenza con l'indirizzo politico che informa anche il nuovo piano territoriale, denominato PTC2, la Provincia ha dettato norme finalizzate a garantire un maggior livello di sicurezza per la popolazione e per l'ambiente rispetto al rischio industriale costituito dagli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, ivi comprese alcune categorie di impianti comunemente denominati "sottosoglia" e spesso fonte di maggior rischio incidentale in quanto meno soggette a controlli.

Il 12 ottobre 2010, il Consiglio Regionale del Piemonte ha approvato la Variante (con modificazioni apportate d'ufficio) emanando la D.C.R. n. 23-4501. La Variante è pienamente attuale in quanto recepita e fatta propria sia dal PTC2, approvato nel luglio 2011, sia dal Piano Territoriale Generale Metropolitano (PTGM) ed è vigente anche dopo la trasformazione della Provincia in Città metropolitana: essa è quindi pienamente in vigore e vincola comuni e gestori degli stabilimenti a una valutazione della compatibilità territoriale e ambientale degli stabilimenti rispetto agli insediamenti limitrofi e agli altri usi legittimi del territorio.

Tocca ora ai comuni, a partire da quelli sede di stabilimenti a rischio di incidente rilevante o ad essi limitrofi, adeguare i propri Piani regolatori con le opportune varianti urbanistiche che recepiscano i contenuti della Variante "Seveso" al PTC. A tale scopo la Città metropolitana, oltre a svolgere il ruolo assegnatole dalla legge urbanistica regionale durante l'iter delle varianti, propone tavoli tecnici di approfondimento e verifica congiunta dei contenuti tecnici degli elaborati comunali di adeguamento, coordinati dalla Direzione Rifiuti, bonifiche e sicurezza dei siti produttivi.

Il testo coordinato della Variante, compresi gli elaborati grafici e di supporto e i principali adempimenti da parte dei Comuni sono pubblicati a cura del Dipartimento Pianificazione Territoriale, Urbanistica ed Edilizia.

Si rende noto a tutti i Comuni ricompresi nel territorio metropolitano che la Città metropolitana ha adottato una Nota Esplicativa di assistenza tecnica ai comuni per l'Integrazione della procedura di VAS nell'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali alla variante "Seveso" al PTC.
Si invitano i Comuni che avviano Varianti urbanistiche in cui è necessaria la redazione del Rapporto Ambientale, a prendere visione e attenersi alle indicazioni in essa riportate.

Nota esplicativa n. 6 in attuazione del PTC2
Integrazione della procedura di VAS nell'adeguamento degli strumenti urbanistici comunali alla variante "Seveso" al PTC
(pdf 385 KB)